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Cadini Group e la prima rottamazione di vestiti in Italia, un'idea contro la crisi

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staff.redazione
view post Posted on 9/12/2010, 21:08




E' l'idea contro la crisi del gruppo di moda fiorentino per questo Natale. Nell'Outlet aziendale di via pepe 47, a Firenze, porti un vestito vecchio, che andrà in beneficenza alla Caritas fiorentina, e lo cambi con uno nuovo ricevendo un significativo sconto sull'acquisto.

Perchè avete deciso di intraprendere questa iniziativa?
“E' un momento difficile per tutti - spiega Osama Rashid, presidente di Gruppo Cadini - ma per il settore moda italiana, uno dei più importanti per il paese, è stato ed è, senza esagerare, drammatico. La nostra, è un'iniziativa che deve servire a sostenere i consumi di abbigliamento. Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per questo Natale dove la crisi sta mordendo un pò tutti, in primo luogo i consumatori. Abbiamo deciso di mettere a disposizione un badget per sostenere ed agevolare il cliente finale. In certi settori dell'economia è intervenuto lo Stato con gli incentivi, e quindi soldi pubblici, per sostenere i consumi. Per la moda non ci ha pensato nessuno eppure dà da lavorare a migliaia di cittadini e sulla bilancia dell'economia italiana pesa come, se non di più, del settore automobilistico e quello degli elettrodomestici. Così gli incentivi abbiamo deciso di crearli a spese nostre realizzando la prima rottamazione di vestiti in Italia e contemporaneamente fare qualcosa per i bisognosi in vista del Natale".

Il vostro è un gruppo di respiro internazionale. Conviene ancora investire in italia?
"In Italia si investirà sempre perchè il nostro marchio è comunque esclusivamente Made in Italy. Smetteremo però di investire sulla commercializzazione. Continueremo a commercializzare il nostro prodotto esclusivamente all'estero. Ci sono infatti paesi, come la Cina, l'India e gli Stati Uniti, in cui Cadini ha un mercato ancora fiorente".
Perchè non investirete più in Italia sulla commercializzazione?
"Perchè il retail del sistema moda è in crisi, si vende poco e la gente non paga. Quindi è per questo che continueremo ad investire sul marchio ma non nella commercializzazione nel mercato domestico : per incassare un credito ci vuole talvolta un anno e mezzo, arriva il momento di riscuotere e poi magari scopri che l'azienda è già morta. Non c'è tutela, il sistema non dà garanzie e tempi certi".
Avete parlato di "burocrazia che uccide" che significa?
"Significa che se io devo far valere i miei diritti, per recuperare un credito in tribunale, conoscerò l'esito tra 5-6 anni. E mi domando: si può aspettare così tanto per riscuotere cifre come 2.000 euro? E gli avvocati da pagare? Non c'è un quadro di riferimento idoneo a garantire i miei diritti".

Si poteva fare di più per le pmi del comparto moda toscano?
"Poteva sicuramente essere tutelato e sostenuto in misura molto maggiore. Le PMI sono l'ossatura di questo paese. Intanto c'è da sottolineare che su questo settore si basa gran parte delle fortune dell'economia toscana e, se non la si sostiene, vuol dire che c'è da preoccuparsi perchè non si è capito dove intervenire, si continua a vivere in una giungla. Non è un problema solo nostro sia chiaro. In questo momento non funziona niente in nessun settore. Ma Il progetto Moda della Regione presentato lo scorso marzo è insufficiente e limitato".

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CADINI GROUP E LA PRIMA ROTTAMAZIONE DI VESTITI IN ITALIA

E' l'idea contro la crisi del gruppo di moda fiorentino per questo Natale. Nell'Outlet aziendale di via Pepe 47, Firenze, porti un vestito vecchio, che andrà in beneficenza alla Caritas fiorentina, e lo cambi con uno nuovo ricevendo un significativo sconto sull'acquisto. “Aiutare la moda non ci ha pensato nessuno eppure dà da lavorare a migliaia di cittadini. Con il mercato Italiano abbiamo chiuso, da ora in poi lavoriamo solo con l'estero. Il sistema non tutela gli investitori e la burocrazia ci uccide. Il progetto Moda della Regione Toscana presentato lo scorso marzo per le PMI è insufficiente”.

I numeri parlano chiaro. Negli ultimi due anni il settore moda ha prodotto, tra il 2008 ed il 2009 una riduzione del fatturato, del saldo commerciale e degli ordinativi di circa il 30-40%, provocato un forte ricorso alla cassa integrazione e ha costretto alla chiusura di 1900 imprese. “E' un momento difficile per tutti – spiega Osama Rashid, presidente di Cadini Group - ma per il settore moda italiana, uno dei più importanti per il paese, è stato ed è, senza esagerare, drammatico. In certi settori dell'economia è intervenuto lo Stato con gli incentivi, e quindi soldi pubblici, per sostenere i consumi. Per la moda non ci ha pensato nessuno eppure dà da lavorare a migliaia di cittadini. Così gli incentivi abbiamo deciso di crearli a spese nostre realizzando la prima rottamazione di vestiti in Italia per vedere di rilanciare i consumi nell'abbigliamento e riuscendo al tempo stesso a fare beneficenza”.

L'operazione rottamazione è già attiva da qualche giorno nell'outlet aziendale di via Pepe 47, a Firenze. Tutti gli altri negozi di Cadini Group presenti in Italia sono stati chiusi “perchè il sistema Italia – continua polemicamente Rashid – non offre le giuste garanzie per continuare ad investire qui. La burocrazia ci uccide forse più della crisi. In Italia continueremo ad investire sempre sul marchio perchè il nostro prodotto è comunque esclusivamente Made in Italy. Ma non commerceremo più nel nostro paese. Continueremo a commercializzare il nostro prodotto esclusivamente all'estero. Ci sono infatti paesi, come la Cina, l'India e gli Stati Uniti, in cui Cadini ha un mercato fiorente. Il retail del sistema total look è in crisi, si vende poco e la gente non paga: per incassare un credito ci vuole talvolta un anno e mezzo, arriva il momento di riscuotere e poi magari scopri che l'azienda è già morta. Non c'è tutela, il sistema non dà garanzie e tempi certi. Il progetto Moda della Regione presentato lo scorso marzo è insufficiente e limitato. Le PMI sono l'ossatura di questo paese e vanno tutelate ed aiutate. Invece si continua a pensare solo alle grandi aziende".
Cadini Group è presente con i suoi shop in Bahrain, Brasile, Cina, Repubblica Domenicana, Egitto, India, Iraq, Giordania, Lettonia, Messico, Nigeria, Russia e Regno Unito. Ha un fatturato di rilievo per aziende di questo settore. La sua produzione si basa esclusivamente sul 'made in Italy', utilizzando esclusivamente tessuti pregiati di aziende italiane come Ermenegildo Zegna, Cerruti 1891, Vitale Barberis Canonico, Zignone.

Breve Storia
CADINI è nato con una grande passione per lo stile, la moda e la creatività. Ha mosso i suoi primi passi nel 1970 come semplice laboratorio artigianale di Firenze. La forza di CADINI sta nella produzione di prodotti solo della migliore qualità esclusivamente con tessuti e creatività del miglior 'made in Italy'.
il Gruppo ha mosso i suoi primi passi conquistando mercati sconosciuti ai più, in tale quadro il Gruppo ha raggiunto fatturati di ampio respiro raggiungendo il suo apice all'inizio degli anni 2000.
Specializzato nel segmento del total look maschile di medio alto livello ha sempre puntato il suo obiettivo sul binomio prezzo-qualità in maniera tale da poter consentire ad alcuni paesi del medio oriente , asia, americhe di poter godere del fascino del look made in itali sin dagli inizi degli anni 70.
Primi fra i marchi italiani a sviluppare un contatto sigergico sia con la Cina che con l'India e primo fra i marchi a organizzare sfilate, aprire negozi monomarca e stringere accordi di utilizzo del marchio con terzi partener locali.


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